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Musica per la pace – Quel disertore piemontese cantato dagli Eridania

“Una bella ragazza da sposare / un gentil galante chiede la sua mano / il giorno delle nozze non è lontano / ma lui deve andare alla guerra. / Non passano trenta o quaranta giorni / che lui getta la sua spada agli avvoltoi / e torna indietro dal suo amore / Amore mio, vieni via con me. / È una cima che tocca il cielo / casa nostra, nel giorno più bello / e un’altra canzone sentirai suonare / la più bella che c’è. / Un giorno a casa il disertore / catturato dai soldati non è più tornato / al tramonto lei aspetterà sempre / per danzare ancora con il suo amore”.
Un brano poetico e commovente in lingua piemontese. Una ballata acustica che pare tratta da una canzone popolare, sia per la struttura, sia per la melodia che per i versi. E invece è una nuova composizione antimilitarista degli Anni ’90, che arrivò pure sul podio in un prestigioso premio dedicato alla nuova musica etnica. Gli Eridania di Stefano Maria Mantello ebbero una relativamente breve carriera (una decina d’anni tra alterne vicende e cambi di formazione) ma il loro potente rock celto-piemontese ha lasciato una traccia indelebile nella musica subalpina.

Clicca qui per ascoltare “Ambrun dla Seren-a” degli Eridania

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