Un brano forse un po’ ingenuo ma diretto, consapevole e senza fronzoli come Luigi Tenco era abituato a comporre e cantare. Uscito come lato B nel gennaio 1967 sul 45 giri della canzone sanremese “Ciao amore ciao”, dopo la quale il cantautore si tolse la vita in circostanze sempre discusse, “E se ci diranno” presenta la classica forma e l’estetica del genere che veniva definito “canzone di protesta”. L’intenzione è gridare il “no” corale di una intera generazione alla guerra, alla discriminazione, ai giochi dei potenti del mondo sulle spalle dei più deboli. “E se ci diranno che per rifare il mondo c’è un mucchio di gente da mandare a fondo, noi che abbiamo troppe volte visto ammazzare per poi dire troppo tardi che è stato un errore, noi risponderemo… noi risponderemo No, no, no…”
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