Nell’Italia repubblicana si presentano i primi casi di dichiarazione di obiezione di coscienza:
Aprile 1947 Rodrigo Castiello, pentecostale
Gennaio 1948 Enrico Ceroni, testimone di Geova
Gennaio 1949 Pietro Pinna, obiettore per motivazioni politiche e filosofiche
Aprile 1950 Pietro Ferrua, anarchico
Novembre 1962 Giovanni Gozzini, cattolico
15 dicembre
Viene approvata la legge Marcora
sulle «Norme in materia di obiezione di coscienza»:
•Viene istituito il servizio civile, di durata superiore di 8 mesi rispetto al servizio militare di leva
• Viene istituita una Commissione
per valutare la veridicità delle dichiarazioni di obiezione
• La gestione del servizio civile
è interamente affidata ai militari e ai loro tribunali
5 aprile
Nello studio romano del notaio Maria Antonia Russo Santoro, alcuni obiettori di coscienza costituiscono la Lega Obiettori di Coscienza
La decisione n. 16 del Consiglio di Stato limita i poteri della commissione, che potrà valutare solo la non manifesta infondatezza delle domande di obiezione di coscienza.
La sentenza n 164 della Corte costituzionale stabilisce che gli obiettori di coscienza in servizio civile concorrono pienamente alla difesa della Patria
La sentenza n. 113 della Corte Costituzionale ritiene inammissibile che gli obiettori di coscienza vengano giudicati dai tribunali militari
La Sentenza n. 470 della Corte Costituzionale equipara la durata del servizio civile a quella del servizio militare
1 febbraio
L’allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, rifiuta di firmare per incostituzionalità la nuova legge sull’obiezione di coscienza e la rinvia al Parlamento con una serie di note di perplessità sul fenomeno obiezione. Il giorno successivo, il Presidente scioglie le Camere.
21 gennaio
Viene costituita a Bergamo la Associazione Obiettori Nonviolenti (AON) da alcuni giovani ed associazioni già aderenti alla LOC, al fine di meglio rispondere ai mutamenti sociali dell’obiezione di coscienza, divenuta fenomeno di massa
8 luglio
La Legge n. 230 sulle «Nuove norme in materia di obiezione di coscienza» dichiara l’obiezione di coscienza diritto soggettivo del cittadino e sostituisce la domanda con la “dichiarazione” di obiezione, istituendo l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile per gestire l’istituto al posto del Ministero della Difesa
Nel 1998 le dichiarazioni di obiezione di coscienza superano le 70.000 unità
Nel 1999 le dichiarazioni di obiezione di coscienza superano le 100.000 unità
14 NOVEMBRE
Il Parlamento approva la Legge n. 331, che stabilisce la sospensione della leva obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2007
6 MARZO
La Legge n. 64 istituisce il Servizio Civile Volontario, che affiancherà e successivamente sostituirà il servizio civile derivante dall’obiezione di coscienza al servizio militare
13 MAGGIO
L’Associazione Obiettori Nonviolenti (AON) muta la sua denominazione in Associazione Volontari e Obiettori Nonviolenti (A.VOL.O.N.) così da cogliere pienamente le novità derivanti dalla sospensione della leva obbligatoria e dalla istituzione del servizio civile volontario
23 AGOSTO
La Legge n. 226 anticipa al 1° gennaio 2005 la sospensione della leva obbligatoria
24 GIUGNO
La Presidenza del Consiglio dei Ministri determina per il 1° luglio la fine anticipata del servizio civile per gli obiettori ancora in servizio