Davide Van De Sfroos, cantautore in lingua lombarda “laghée” del comasco, ha pubblicato nel 2003 “Sciur Capitan”, un’intensa e poeticissima canzone contro la guerra. L’occasione sarebbe nata dall’incontro con un reduce che gli raccontò di aver ucciso un soldato nemico, e che da quel momento non ne volle più sapere di continuare a combattere. “Signor capitano, guarda la mia mano / ho ucciso un’ombra la notte di capodanno./ È stato più facile che stappare una bottiglia, / ma da un colpo di fucile in testa / non c’è nessuno che si svegli./ Signor capitano, ho ucciso una persona / non so se era cattiva o se era buona / Mi hanno dato mille motivi, ma non ne trovo nessuno…” Chi ha avuto la fortuna di assistere alla serata finale della rassegna Id&m al teatro degli Arcimboldi di Milano l’8 novembre 2009 non può non ricordarsi anche del duetto tra Van De Sfroos e Francesco De Gregori. Un mash-up tra Sciur Capitan e Generale, indimenticabile, a sancire un nuovo classico della canzone antimilitarista.
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