Mozione Dori alla Camera: “servizio civile ambientale: servono corpi civili di pace“
Roma, 27 apr. (askanews)
“Il Governo ha dato parere favorevole alla nostra mozione, ora si mobiliti quanto prima con iniziative che diano sistematicità alle attività dei Corpi Civili di Pace e del servizio civile Ambientale“.
Devis Dori, deputato di Europa Verde-Verdi Europei
non solo armi
Mercoledì 27 aprile Dori, a nome della componente, ha presentato la mozione all’Aula della Camera.
“Il dibattito di queste settimane è stato tutto incentrato sugli strumenti di guerra, cioè le armi. Purtroppo questo Governo e la maggioranza che lo sostiene non sanno come affrontare un conflitto se non imboccando la falsa scorciatoia delle armi. Ciò porta solo al baratro, costringendo il nostro Paese a investire in armi, fino al 2% del PIL, riducendo al contempo le risorse a scuola e sanità“.
la mozione
“Al contrario, con questa mozione, sottoscritta anche da colleghi di altri gruppi, – ha spiegato Dori, – Europa Verde ha voluto dare il proprio contributo per individuare due strumenti di pace.
Anzitutto, chiediamo di puntare sui Corpi Civili di Pace, un progetto interno al servizio civile Universale. Ad oggi lo strumento è limitato solamente a 500 giovani volontarie e volontari, da impegnare in azioni di pace nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto“.
pace e ambiente
“Considerato inoltre che pace e ambiente sono strettamente connessi, nella mozione abbiamo chiesto di puntare non solo sui Corpi Civili di Pace, ma anche di estendere a nuovi settori di intervento i progetti offerti dal servizio civile Ambientale. Andando quindi oltre la fase sperimentale già dal prossimo Piano triennale, si vorrebbero aumentare i posti per gli operatori che decidono di impegnarsi in tale ambito d’intervento“.
in conclusione
“I Corpi civili di pace e il servizio civile ambientale hanno bisogno di coraggio e di maggiori risorse per rinforzare una pace positiva, intesa come cessazione della violenza e come affermazione dei diritti umani e del benessere sociale, anche in vista di una ripartenza davvero green per il futuro delle prossime generazioni. La pace, – ha concluso Dori, – non può essere improvvisata, va costruita nel tempo: per questo motivo, pensiamo che un Paese come l’Italia debba aumentare i suoi investimenti su strumenti costruttivi e non distruttivi“.
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