Il Governo Monti, dopo poche ore dalla fiducia ottenuta dal Parlamento, si trova a dover rispondere ad una raffica di cinque interrogazioni su malfunzionamenti ed aspetti “particolari” del piccolo mondo del Servizio civile.
Firmataria dei documenti di sindacato ispettivo è la tenace Erica Rivolta (Lega Nord) che, nella prima interrogazione (a questo link), segnala un preoccupante calo di produttività del personale UNSC, non accompagnato da conseguenti riduzioni del personale e delle spese per straordinari.
Un’altra interrogazione (leggi tutto) chiede conto delle risorse richieste alle Regioni per il finanziamento di posizioni di Servizio civile, segnalando come i fondi regionali vadano a coprire la voce “spese di viaggio” di tutti i volontari avviati al Servizio, e non solo dei circa 1000 avviati con fondi regionali.
Una terza interrogazione (vai al testo) interviene sull’indennità di € 15,00 corrisposta ai volontari in Servizio civile all’estero, evidenziando come la stessa possa essere percepita anche da giovani italiani guarda caso residenti nel Paese estero dove svolgeranno Servizio civile.
Le ultime due (link 4 e link 5) entrano nel merito degli “scaglioni di avvio al Servizio civile” dei volontari per il 2012, segnalando numerose anomalie e perplessità nelle procedure adottate da UNSC.
Il fatto singolare è come alcune di queste anomalie siano state “sanate” con una velocità sorprendente. Infatti l’onorevole Rivolta segnala:
- perplessità sul non uso della posta elettronica certificata. Ed ecco comparire sul sito di UNSC questo primo avviso;
- perplessità sul fatto che nei bandi fosse segnalato il 21 febbraio 2012 come data ultima per la consegna delle graduatorie, mentre successivamente UNSC prevedeva l’invio delle graduatorie sino a settembre 2012. Ed ecco pubblicato un decreto di proroga dei termini per la presentazione delle graduatorie secondo avviso;
- esigenza di avere l’elenco delle mail di “prenotazione delle partenze” per il 2012, con giorno ed ora di spedizione delle mail, ed ecco comparire l’elenco terzo avviso.
Ma occorrono le interrogazioni parlamentari per risolvere problemi e garantire trasparenza?
Fonte: CESC Lombardia