Verso lo smantellamento del Servizio civile che l’Europa ci invidia
«Durante la Consulta nazionale per il Servizio civile della scorsa settimana, l’ANCI ha dato parere negativo, unica voce contraria all’interno della Consulta, sul piano economico e finanziario per gli anni 2009–2010–2011 perché in esso sono previsti tagli consistenti ai finanziamenti, ridimensionando anche il ruolo delle Regioni ed una drastica riduzione dei ragazzi che potranno essere coinvolti, passando da 40.000 a soli 18.000 nel 2011».
È quanto afferma Ilaria Bugetti, sindaco di Cantagallo (Po) e responsabile ANCI per il Servizio civile, secondo la quale il Piano preannunciato «rappresenta un segnale negativo che, nella sostanza, rende il Servizio civile un cosa che riguarderà solo una ristretta élite. Perderà di fatto il senso per il quale è nato, ovvero fare in modo che ragazzi partecipino attivamente alla vita democratica dei Comuni e del Paese; si segna quindi, nella sostanza, l’inizio dello smantellamento dello stesso Servizio civile italiano, che per anni è stato portato ad esempio in tutta Europa».
Nel sottolineare che le risorse oggi previste «ammontano a 170 milioni per il 2010 e 125 milioni per il 2011», Bugetti rileva che quella messa in atto con questo provvedimento «è una linea politica a nostro avviso sbagliata. Per questo — annuncia — metteremo in campo tutte le azioni possibili per ridare dignità ed importanza ad un Servizio civile nei confronti del quale, da parte del Governo e del ministro Giovanardi, registriamo un atteggiamento perlomeno contraddittorio, cominciando con il chiedere di essere ascoltati dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, dove è depositata una proposta di legge sulla materia, all’interno della quale auspichiamo vengano recepite le nostre osservazioni».