Flavio Lotti: “togliere parola alle armi e ridarla alla politica“
(ANSA) – PERUGIA, 24 APR – Con lo slogan “Fermatevi! La guerra è una follia“, si è svolta l’edizione straordinaria della Marcia Perugia Assisi della pace e della fraternità, voluta per gridare il cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Circa 25 mila i partecipanti, ha riferito la questura, con 156 Comuni, Province e Regioni, 53 scuole, 88 associazioni nazionali, 359 associazioni locali, e tra gli altri, Fnsi, Ordine dei giornalisti, Usigrai, Articolo 21.
Un corteo come sempre composto da persone di tutte le età con molti giovani, organizzato a due mesi dall’avvio della guerra in Ucraina, partito intorno alle 9 dai Giardini del Frontone, nel capoluogo umbro e arrivato dopo 24 chilometri, alle 14,30 circa, nella piazza Inferiore di San Francesco ad Assisi.
benedizione
Una edizione, questa, come ha ricordato dal palco Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore, che ha voluto accogliere il grido di papa Francesco. “Questa Marcia la facciamo insieme a lui scegliendo di stare dalla parte delle vittime senza discriminazioni”, ha affermato Lotti. Ed il papa, alla recita del Regina Caeli in Piazza San Pietro, ha rivolto un pensiero all’iniziativa: “Saluto e ringrazio i partecipanti alla Marcia straordinaria Perugia Assisi per la pace e la fraternità che si svolge oggi; come pure quanti vi hanno aderito dando vita ad analoghe manifestazioni in altre città d’Italia”.
"Non chiamateci nobili, anime belle, noi siamo qui per riprendere e rilanciare il grido di dolore di tutte le vittime delle guerre, in tutte le parti del mondo, che continuiamo a non volere vedere, che continuiamo colpevolmente ad ignorare. Abbiamo il dovere di fermarle, per questo siamo qui"
polemiche
Una Marcia segnata anche da alcune polemiche della vigilia, con il manifesto ufficiale accusato di mettere sullo stesso piano aggressori ed aggrediti. “Non dobbiamo rompere i ponti con nessuno – ha osservato Flavio Lotti – dobbiamo lavorare anche durante la guerra per costruire la pace. Non ci sono nemici, non abbiamo nemici, l’unico nemico è la guerra e tutti quelli che la alimentano, anche con la vendita delle armi. Oggi siamo qui a dire che c’è un altro modo di aiutare il popolo ucraino ed è quello di togliere la parola alle armi e darla alla politica”.
E proprio alle vittime di tutte le guerre è stato dedicato il minuto di silenzio che ha dato il via alla manifestazione.
impegno politico
Pochi i volti noti e i politici presenti (sono stati notati Fratoianni di Sinistra italiana, Bonelli, di Europa Verde e i parlamentari umbri del Pd Verini ed Ascani). C’erano anche, fra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, la presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, Stefania Proietti, oltre al segretario generale della Cgil, Landini, e a De Palma (Fiom). Ma era proprio la politica la protagonista dell’evento: “Questa manifestazione – ha ribadito Flavio Lotti parlando con i cronisti – è fatta apposta per togliere la parola alle armi e ridarla alla politica e se la politica la riprenderà in mano ci salveremo altrimenti sarà un disastro per tutti”.
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