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MISSILI FATALI

Nelle schede sotto riportate trovate i “profili” dei missili terra terra che da oltre un anno vengono lanciati dalla Federazione Russa sugli obiettivi, militari e civili, dell’Ucraina.
A fianco di ogni ordigno è indicato da dove proviene buona parte della componente elettronica che permette a questi missili di volare e colpire il bersaglio: USA, Giappone, Svizzera.
Anche l’Italia partecipa nel suo piccolo, visto che una delle aziende produttrici di questi microchip, la STMi-croelectronics è franco-elvetica…. Italiana.
Questa situazione, paradossale, è stata denunciata dal governo ucraino alcune settimane fa, nel documento “Stop missile terror”, basato sull’analisi delle centinaia di resti di missili caduti sul territorio ucraino.
Riassumiamo: molti stati, occidentali e non solo, forniscono sistemi antimissile all’Ucraina per abbattere missili russi, missili che riescono a volare grazie ai componenti elettronici forniti alla Federazione Russa dai sopramenzionati stati occidentali.
Perché tutto questo accade?
Le ragioni principali sono:
Spesso il microchip che equipaggia un missile è lo stesso che fa funzionare una lavatrice;
È praticamente impossibile evitare triangolazioni economiche e finanziarie.
Insomma, le tanto decantate sanzioni non servono a molto: se si volesse ricorrere a sistemi drastici (leggasi sanzionare i paesi che effettuano le triangolazioni) si andrebbe incontro ad una riduzione del 50% del pil planetario…. Uno scenario da guerra senza limiti.
It’s economy, baby……

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